Laboratori di Chimica Analitica e strumentale

Il laboratorio di chimica analitica e strumentale viene utilizzato da studenti del triennio di tutti gli indirizzi del Tecnologico (eccetto CAT) e si suddivide in tre distinti locali:

- il laboratorio vero e proprio, con la classica dotazione (banconi antiacido, cappe aspiranti, bilance, vetreria comune, reattivi chimici), nel quale vengono svolte operazioni di analisi gravimentrica, titolazione, estrazione, mineralizzazione, ecc… su campioni di tutti i tipi (matrici ambientali ed alimentari, cuoio, materie plastiche); alcune di queste azioni sono propedeutiche all’esecuzione di prove che vengono portate a termine con i macchinari presenti negli altri due locali;

- il laboratorio di chimica strumentale, dove sono presenti sofisticati strumenti di analisi (spettrofotometri e cromatografi) in uso anche presso centri di ricerca avanzati (RIS, CNR e così via). Consentono di esaminare, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, campioni di natura anche complessa (acque reflue, aria inquinata, estratti di cuoio ed altro) per la determinazione di sostanze di interesse e contaminanti anche se presenti in tracce;

- il laboratorio di tecnologia conciaria, nel quale sono operativi diversi strumenti per l’esecuzione di test fisici e di solidità per il controllo finale di qualità su pelli finite (dinamometro, camere climatica ed allo Xeno, flessometro e penetrometro di Bally, abrasimetro Martindale, lastometro, Veslic Tester e Fogging Tester).